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<title>Rita Levi Montalcini</title>
<h1 id="title"> Rita Levi Montalcini </h1>
<h3>"Non temete i momenti difficili. Il meglio viene da lí"</h3>
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<img id="image" src="https://img-prod.collettiva.it/images/2022/04/21/102603764-f5e29cf2-85d4-4478-bf75-3020f437ad9b.jpg" alt="immagine di rita levi montalcini in laboratorio">
<figcaption id="img-caption"> Una fotografia in bianco e nero di Rita Levi Montalcini</figcaption>
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<img id="img" src="https://www.storicang.it/medio/2020/09/15/la-famiglia-levi-montalcini-da-sinistra-anna-gino-rita-adele-paola-adamo_01c7667f_800x593.jpg" alt="la famiglia di rita levi">
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<center> <i>Una fotografia in bianco e nero di Rita Levi Montalcini e della sua famiglia (da sinistra Anna, Gino, Rita, Adele, Paola e Adamo)</i></center>
</figcaption>
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<p id="tribute-info"> Di seguito un riassunto della vita della scienziata:
<ul>
<li>Rita Levi Montalcini naque a Torino il <b>22 Aprile 1909</b> da Adamo Levi, ingegnere elettrico e matematico, e Adele Montalcini, pittrice;</li>
<li>La famiglia, che comprendeva anche Paola (sorella gemella di Rita), Gino ed Anna (questi ultimi più grandi di Rita di 7 e 9 anni rispettivamente) era ebrea e pertanto,<br>
il contesto storico rese particolarmente duro il percorso di studi e di vita della scienziata italiana.</li>
<li> Dopo aver frequentato il liceo femminile nel <b>1929</b> entrò nella scuola medica (all'età di 20 anni). <br>
Considerando la mentalità comune di quegli anni, che portava a considerare la carriera professionale per le donne un ostacolo <br>
al loro più naturale ruolo di mogli e madri, Rita Levi Montalcini fu iscritta dal padre alla Scuola Superiore Femminile Margherita <br>
di Savoia di Torino. Successivamente, forte della sua autonomia di pensiero, Rita riuscì in qualche modo a ribellarsi all'autorità paterna<br>
e a un destino “preconfezionato” e tradizionale e si iscrisse all'Università, alla facoltà di Medicina di Torino;</li>
<li> Nel <b> 1936 </b> Rita si laureò in medicina insieme all'istologo Giuseppe Levi e successivamente <br>
fu ammessa al corso di specializzazione triennale in neurologia e psichiatria;</li>
<li>A causa delle leggi razziali, approvate in Italia nel <b>1938</b>, Rita Levi Montalcini fu costretta a lasciare l'università di Torino <br>
e a trasferirsi a Bruxelles, in Belgio, presso il laboratorio del Dr. Laruelle dell'Istituto neurologico, e vi rimase per tutto il <b>1939</b>.<br>
Tornò a Torino qualche settimana prima dell'invasione tedesca del Belgio e lavorò in laboratori di fortuna allestiti, con l'aiuto di Giuseppe <br>
Levi e ispirata dall'esperienza simile dell'istologo spagnolo Santiago Ramòn y Cajal, presso la sua abitazione in Corso Re Umberto a Torino e, <br>
successivamente, in una casa di campagna vicino Asti. </li>
<li>Nel <b>1943</b> Rita Levi Montalcini evitò la deportazione rifugiandosi a Firenze con la madre e le sorelle, <br>
qui rimasero nascoste fino alla liberazione della città da parte degli inglesi e dei partigiani nel <b>settembre 1944</b>. <br>
A Firenze, Rita Levi Montalcini lavorò come medico presso una caserma che fungeva da accampamento per gli sfollati <br>
(aveva ottenuto dal Comune il distintivo della Croce Rossa e il permesso di circolare anche durante il coprifuoco). </li>
<li>Riuscì a tornare a Torino dopo il 25 aprile <b>1945</b> e il Prof. Levi le offrì un posto di assistente. L'esperienza a Firenze l'aveva colpita duramente minandone l'entusiasmo <br>
che la accompagnava negli esperimenti di neuroembriologia. L'entusiasmo tornò grazie ad una lettera di Viktor Hamburger, che la invitava per un semestre nel suo laboratorio <br>
alla Washington University di Saint Louis.
<li> Rita Levi Montalcini partì per l'America nel <b>1947 </b>e vi resto' per circa trent'anni, durante i quali potette lavorare alle ricerche <br>
in neurobiologia iniziate a Torino.
<li> Nel <b>1986</b> fu premiata per i suoi lavori sulla neurobiologia e vinse il Nobel insieme al collega Stanley Cohen; <br>
A loro si deve la scoperta del Fattore di Crescita dei Neuroni <i>(nerve growth factor)</i>;
<li> Dal <b>2001</b> e fino alla sua morte Rita Levi Montalcini fece parte del Senato italiano come Senatrice a vita,
<br> il titolo le fu assegnato viste le importanti ricerche scientifiche.</li>
<li> Rita Levi Montalcini si spense il 30 dicembre 2012, all'etá di 103 anni nella sua abitazione romana nel viale di Villa Massimo, <br>
nei pressi di Villa Torlonia. Il 31 dicembre fu allestita la camera ardente presso il Senato e il giorno seguente la salma venne <br>
trasferita a Torino, accolta da una breve cerimonia privata con rito ebraico.</li>
<li> Il 2 gennaio 2013 si svolsero i funerali in forma pubblica.
Le sue spoglie vennero sepolte nella tomba di famiglia nel Cimitero monumentale di Torino.</li>
</ul>
</p>
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<p><center>Se hai tempo dovresti approfondire la vita della studiosa, inizia da wikipedia
<a id="tribute-link" href="https://en.wikipedia.org/wiki/Rita_Levi-Montalcini" target="_blank">cliccando qui</a>.</center></p>
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<footer>
<center>I dati bibliografici presenti nella pagina e utilizzati per la sua realizzazione derivano dal sito studenti.it e wikipedia.org</center>
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Challenge: Build a Tribute Page
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